Una costante nella nascita dei miti cristiani è quella del simulacro del santo arrivato dal mare; la venuta dal mare è una struttura mitica presente in tutta l’area mediterranea antica, a testimonianza di un continuo scambio culturale, oltreché commerciale, tra i popoli delle diverse sponde del mare Mediterraneo.

Madonna del Mare attribuita a Sandro Botticelli o Filippino Lippi
In questo tipo di narrazioni si racconta che popolazioni infedeli siano state costrette ad abbandonare l’immagine dipinta o la statua di un santo in un determinato territorio, per tempesta o per altro evento; l’immagine sacra sia stata poi raccolta dalle popolazioni locali e messa su un carro trainato da buoi; segue un trasporto secondo un percorso mai esattamente stabilito e, ad un certo punto, la sosta degli animali e la loro ostinata decisione di rimanere in quel luogo, quest’ultimo atteggiamento viene interpretato come la manifestazione della volontà del santo ad avere costruito in quel luogo un proprio tempio.
Questo tipo di mito sottostà per esempio alla nascita del culto della Madonna di Trapani e di quella di Custonaci (sempre in provincia di Trapani), nonché al culto di S. Agata a Catania che ha delle interessantissime analogie coll’antico culto egizio di Iside.
sono molto colpita, non sapevo fosse un culto diffuso. A Rovigno d’Istria, una bellissima cittadina sul mare, c’è la tomba di Santa Eufemia che arrivò là con le stesse modalità comuni a tutte, di cui scrivi. Mi permetto di linkarti: http://www.tzgrovinj.hr/page/conoscete-rovigno/interessanti-particolarita-storiche/la-legenda-di-santa-eufemia
Mi aveva colpito l’assurdità di questo sarcofago, che peserà tonnellate e che quindi fisicamente non può in alcun modo galleggiare.
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